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La vita all’interno di un tronco

Per mantenere inalterata la biodiversità, sono necessarie tutte le fasi dello sviluppo degli alberi

 
La vita all’interno di un tronco
 

Quando ci inoltriamo dentro un bosco non è raro imbattersi in esemplari di alberi che, per cause naturali dovute all’età vetusta o per intemperie (temporali, neve, fulmini), vengono sradicati o spezzati. La nostra prima impressione è che si tratti semplicemente di legno morto, ma la realtà è ben diversa.

Per mantenere inalterata la biodiversità, sono necessarie tutte le fasi dello sviluppo degli alberi, dagli individui più giovani agli alberi vecchi, fino al legno morto. Quest’ultimo rimane un luogo ricco di vita, sebbene non scorra più la linfa. Per chi è un acuto osservatore, gli alberi possono raccontare la storia del bosco, alcuni sani, mostrano fessure sul tronco o una corteccia che favorisce la colonizzazione da parte di funghi, batteri e numerosi insetti. Le fessure più grosse sono apprezzate dagli uccelli che vi nidificano, vi nascondono cibo o che vi scovano insetti e funghi da mangiare. A seconda delle sue dimensioni, una fessura può anche ospitare un nido o una tana. L’albero morto ma che rimane in piedi può essere habitat, fonte di cibo, luogo per nidificare, rifugio, dispensa per uccelli e mammiferi che vi immagazzinano scorte o che si nutrono degli insetti che vi dimorano. L’albero morto caduto a terra è invece colonizzato da funghi e insetti, che si nutrono del legno e partecipano attivamente alla sua decomposizione. Per i piccoli mammiferi per i rettili e gli anfibi, si tratta di un rifugio e di una fonte di cibo sotto forma di funghi, piante e invertebrati.

Non appena il legno morto è a contatto con il suolo, la sua decomposizione si accelera, ma si tratta comunque di un lungo processo, in cui i decompositori devono operare durante decenni per ridurre il tronco di un albero in polvere. La durata varia secondo il tipo di legno e il microclima (temperatura, umidità). La corteccia incomincia a decomporsi sotto l’effetto di degradazioni successive e viene rapidamente colonizzata da diversi insetti, per esempio coleotteri che scavando gallerie nel facilitano il passaggio ad altri insetti, funghi e batteri. Quando il legno inizia a decomporsi, i rami cadono, la corteccia si stacca completamente dal tronco, funghi e batteri incominciano l’opera di decomposizione finché il legno si sgretola e diventa parte integrante del suolo. Sono soprattutto i funghi, ma anche alcune specie di ditteri, a portare a compimento la decomposizione della cellulosa e della lignina e a trasformare il legno decomposto in humus, un nuovo substrato propizio alla crescita degli alberi.

In un ecosistema, si stabiliscono strette relazioni tra gli organismi viventi che si scambiano energia e materia tra di essi e con l’ambiente, attraverso la catena alimentare. Sono tutti interdipendenti ai fini dello sviluppo e della sopravvivenza ed ogni elemento è importante, se non addirittura essenziale, per il corretto sviluppo di tutti. Gli alberi vecchi e il legno morto sono parte integrante di questi scambi di materia. Se mancano, un’intera fetta di vita boschiva sparisce, proprio a testimonianza che ogni essere vivente ricopre un ruolo specifico fondamentale e indispensabile per mantenere il corretto equilibrio ecosistemico.

 
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