Progetto BlooWater
Tecnologie innovative per il trattamento delle acque colpite da cianobatteri
In occasione della Giornata mondiale dell’Acqua 2021, RaiNews24, in collaborazione con l’Ufficio stampa ENEA ha mandato in onda un servizio relativo a due progetti italiani importanti che cercano soluzioni sulle microplastiche e i cianobatteri, tra le principali minacce per le acque dei nostri laghi.
Attraverso il progetto ‘BlooWater’ l’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile), coordina i ricercatori di diversi istituti per sviluppare nuovi sistemi di monitoraggio riguardanti la proliferazioni dei cianobatteri, che nel caso specifico del lago Albano, tingono le acque di rosso, un fenomeno dannoso per l’ecosistema, dovuto sia ai cambiamenti climatici che all’inquinamento. ‘BlooWater’ ha studiato il ciclo di fioritura e i vari metodi di monitoraggio da affiancare al tradizionale prelievo di campioni; l’aspetto innovativo è stato sicuramente quello di integrare le immagini da satellite con quelle acquisite dai droni.
Il Parco dei Castelli Romani sostiene la campagna di monitoraggio del progetto, in quanto il lago Albano soggetto a fioritura di Planktothrix rubescens è stato scelto come sito pilota di ‘BlooWater’, e nel periodo da ottobre 2020 a febbraio 2021, grazie al supporto del battello “Falco”, la barca didattica del Parco, i ricercatori sono riusciti ad eseguire le attività previste, ovvero il prelievo di campioni d’acqua da analizzare in laboratorio e ad acquisire immagini attraverso l’uso di droni.
I dati ottenuti saranno utilizzati dalle Agenzie regionali per la protezione ambientale, che potranno in questo modo prevedere con precisione le fioriture di alghe ed interrompere temporaneamente, laddove necessario, la captazione di acqua potabile. Saranno inoltre utili alle amministrazioni per fare scelte mirate e gestire al meglio la risorsa idrica, nel nostro caso di un bene comune come il lago.
Il servizio parla anche del progetto Life “Blue Lakes” di Legambiente in collaborazione con l’ENEA, che ha l’obiettivo di sviluppare un protocollo standardizzato per monitorare l’inquinamento da microplastiche, un’altra minaccia che affligge le acque interne del nostro Paese.