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Laboratorio del legno e della montagna

Laboratorio gestito dall'Ufficio interventi sulla rete sentieristica

 
Laboratorio del legno e della montagna
 

Il “Laboratorio del legno e della montagna” del Parco dei Castelli Romani si trova in località Vivaro, nel comune di Rocca di Papa (RM); all’interno di una delle sedi dell’Ente Parco, nella medesima struttura che ospita gli Uffici dei Guardiaparco.

La scelta di realizzare presso questa sede il “Laboratorio del legno e della montagna” nasce dall’idea di valorizzare al meglio l’ecosistema territorialmente più esteso del Parco regionale, ossia il bosco. La filiera del legno è molto presente ai Castelli Romani, dove il castagno è la specie arborea prevalente e l’industria legata a questo materiale ben radicata. Da qui la volontà di dare un profilo deciso alla struttura del Vivaro, trasformandola in un luogo dove poter dare concreto spazio alle competenze di quei Dipendenti che, da sempre e per lungo tempo con pochi mezzi, hanno messo al servizio dell’Ente le preziose competenze tecniche alla base della lavorazione del legno, riuscendo a realizzare, senza costi ulteriori, buona parte di ciò che, negli anni, è servito a mantenere le aree verdi.

Il Laboratorio del legno e della montagna dei Castelli Romani è gestito dall’Ufficio interventi sulla Rete sentieristica, afferente al Settore Ambientale dell’Ente Parco.

L’idea del Laboratorio nasce nel 2016 quando il Parco formalizza (DD n. 40/2016) il fatto che, già da tempo, presso un locale di Villa Barattolo, sede istituzionale dell’Ente, vi fossero alcuni macchinari per la lavorazione e trasformazione del legno, dove venivano eseguiti lavori di falegnameria funzionali alle attività istituzionali di manutenzione ordinaria delle strutture e beni costituenti il patrimonio dell’Ente. Con questo atto il Parco dei Castelli Romani aderisce alla proposta fatta dall’Ente regionale Parco dei Monti Simbruini per la costituzione di un “Polo formativo del legno e della montagna”, sottoscrivendo un protocollo di intesa. Il concetto alla base del protocollo è che entrambi gli Enti si caratterizzano per la notevole estensione boschiva e per la storica presenza della filiera del legno, con numerose attività produttive ad essa collegate. Il Parco dei Monti Simbruini, inoltre, aveva già una falegnameria a Camerata Nuova (RM), nel Parco dei Monti Simbruini, e l’attivazione della sinergia fra i due Enti avrebbe facilitato lo scambio e la crescita professionale del Personale dei due Parchi.

Con l’acquisto dei macchinari ad integrazione di quelli già disponibili, l’adeguamento dei locali deputati ad ospitare il Laboratorio e l’individuazione formale del Personale dell’Ente impegnato nelle attività, nel 2019 il Laboratorio del legno e della montagna del Parco dei Castelli Romani viene attivato. Il Laboratorio realizza numerosi lavori, come gli arredi in legno per le aree di sosta, la segnaletica verticale per i sentieri, fino ad arrivare alle cassette nido per i monitoraggi della fauna.

Il Parco dei Castelli Romani, oltre a produrre quanto occorre per il territorio, lavora anche per gli altri Parchi del Lazio, a dimostrazione che la qualità dei prodotti realizzati è riconosciuta e apprezzata anche al di fuori dell’area protetta.