Tarassaco o Dente di Leone
Flora spontanea del Parco

Il Tarassaco comune, nome scientifico Taraxacum officinalis è una pianta spontanea molto diffusa nel nostro territorio, che dalla primavera fino all’autunno, colora di giallo prati e sentieri del Parco dei Castelli Romani. La possiamo osservare anche lungo i bordi delle strade, predilige gli spazi aperti, soleggiati o a mezz’ombra ed è conosciuta con il nome di dente di leone o soffione per la particolare infruttescenza, chiamato anche l’orologio del pastore perché si apre al primo raggio di sole e di sera si chiude.
Il nome deriva dal greco “tarakè” che significa “scompiglio, turbamento” e da “akos” che significa “rimedio”. È una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Asteraceae, da una grossa radice nel suolo si sviluppa una rosetta di foglie munita di gambi corti e sotterranei. Ha un ‘altezza compresa tra i 10 e i 30 cm, le foglie si presentano oblunghe, lanceolate e lobate, dal margine dentato, da qui il nome di dente di leone. L’infiorescenza giallo-dorata detta capolino, si presenta nastriforme. Il frutto è un achenio provvisto del caratteristico pappo: un ciuffo di peli bianco che portano semi, la cui dispersione è agevolata dal vento.
Il tarassaco è una pianta dai molteplici usi e proprietà, viene utilizzata come mangime, ma anche in apicoltura, risulta infatti molto gradita alle api, in quanto fornisce loro sia polline che nettare. In campo farmaceutico, è un ottimo alleato nella depurazione dell’organismo, sostiene il corretto funzionamento del fegato favorendo l’eliminazione delle tossine, ha effetto diuretico, digestivo ed è un blando lassativo. Molto usato anche in cucina, i fiori, le foglie e le radici sono commestibili e vengono consumati in insalate, tisane, decotti, o come ingredienti nella preparazione di svariate ricette e, in alcuni casi, come sostituto del caffè.
In tempi antichi si riteneva che indossando una collana formata da pezzi di radici di quest’erba, si acquisisse maggiore serenità e migliorassero i rapporti sociali.
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4 giugno 2025