COP 16: a Roma il dibattito sulla biodiversità
Sedicesima riunione della conferenza delle parti della Convenzione sulla diversità biologica

Si riunisce a Roma dal 25 al 27 febbraio 2025 presso la sede della FAO - Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite, la COP 16, per riprendere i lavori lasciati in sospeso a Cali in Colombia, e trovare un accordo sui punti rimasti irrisolti tra cui la mobilitazione delle risorse, il meccanismo finanziario e il monitoraggio e la pianificazione del KMGBF (Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework), che supporta il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Il primo passo per tradurre in azioni gli obiettivi del suddetto piano sarà quello di garantire finanziamenti adeguati e prevedibili, che consentano un cambiamento trasformativo per la biodiversità e garantiscano al contempo benefici per le comunità e gli ecosistemi.
Uno dei temi principali di cui si discuterà sarà trovare una nuova strategia di mobilitazione delle risorse volta a garantire 200 miliardi di dollari all'anno entro il 2030 da tutte le fonti per le iniziative sulla biodiversità, e a ridurre gli incentivi dannosi di almeno 500 miliardi di dollari all'anno entro il 2030.
Le parti si impegneranno anche a verificare la potenziale istituzione di uno strumento finanziario globale per la biodiversità, progettato per mobilitare e distribuire i finanziamenti in modo efficace, e a definire gli strumenti che consentano di misurare i progressi rispetto al quadro di monitoraggio per i 23 obiettivi del KMGBF.
Nel corso della conferenza le parti prenderanno in considerazione anche l'incorporazione di impegni da parte di attori non statali, tra cui giovani, donne, popolazioni indigene, comunità locali, società civile e settore privato. Ci sarà inoltre, all'ordine del giorno la finalizzazione del modello di rendicontazione nazionale, che include gli indicatori principali. Tra i punti all’ordine del giorno anche decisioni sulla cooperazione con altre convenzioni e organizzazioni internazionali.
Investire nel capitale naturale ed arrivare ad un accordo comune su come finanziare azioni di protezione della natura e conservazione della biodiversità, è fondamentale per continuare a garantire i servizi ecosistemici essenziali alla sopravvivenza sul nostro pianeta.
25 febbraio 2025