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Riserva naturale della Sughereta di Pomezia

Area gestita dal Parco regionale dei Castelli Romani

 
Riserva naturale della Sughereta di Pomezia
 

Il Parco regionale dei Castelli Romani è, da agosto 2016, l'ente gestore della Riserva regionale della Sughereta di Pomezia (Art. 30 Legge Regionale 10 agosto 2016, n. 12).

La sughera (Quercus suber) è una quercia sempreverde tipica degli ecosistemi costieri del Mediterraneo occidentale (dalla Penisola Iberica all’Italia tirrenica con estensione fino alla Puglia), dove però non ha un ruolo dominante ma generalmente subordinato ad altre specie, soprattutto al leccio (Quercus ilex) e ad altre essenze sempreverdi.

La Sughereta di Pomezia, che ricade all'interno del territorio comunale della città laziale, rappresenta un esempio del tipo di habitat in questione, sopravvissuto all’agricoltura intensiva - grazie al fatto che il bosco stesso era produttivo - alla progressiva scomparsa della pastorizia e allo sviluppo edilizio. Oltre all’importanza attribuibile alla sola presenza della specie arborea, la Sughereta costituisce un biotopo (*) popolato da numerose altre forme di vita vegetale e animale che formano comunità diversificate e complesse. Pertanto è un serbatoio di biodiversità adiacente un centro abitato, con importanti funzioni per l’educazione ambientale, la conservazione della natura e la tutela del paesaggio agrario.

La Sughereta di Pomezia è circondata dall’abitato della città, accomunata al Parco regionale dei Castelli Romani da un elemento unico e suggestivo: anche per la Riserva della Sughereta sono stati i cittadini a mettersi insieme, raccogliere firme e chiedere, per anni, la tutela di questa porzione di paesaggio agrario. Vent’anni di battaglie, così come fecero un gruppo di lungimiranti abitanti dei Castelli Romani, oramai oltre tre decenni fa.

(*) In ecologia il biotopo è un'area di limitate dimensioni di un ambiente (ad esempio uno stagno, un bosco) dove vivono organismi vegetali e animali.


Norme di comportamento

 - La caccia, disciplinata a livello nazionale e regionale, nella Riserva è vietata.

 - Fiori, minerali e rocce sono parte integrante del territorio e vanno lasciati al proprio posto, in modo che tutti possano ammirarli.

 - Rumori e suoni molesti disturbano gli animali e coloro che cercano la quiete immersi nella natura.

 - La raccolta dei frutti del sottobosco e dei funghi è regolamentata.

 - Transitare e sostare con mezzi a motore è vietato.

 - Il campeggio non è consentito.

 - Nei sentieri, boschi e prati della Riserva, i cani vanno condotti al guinzaglio.

 - Mantenere l’ambiente naturale pulito permette di investire risorse umane ed economiche nel miglioramento di altri servizi pubblici.

 - Per evitare incendi boschivi, l’accensione di fuochi è vietata.